Perché molti alunni fin dalla scuola primaria sembrano essere più prepotenti, disattenti ed ingestibili?
Per quale motivo ogni anno nelle classi aumenta il numero degli alunni iperattivi, che tanto fanno disperare gli insegnanti?
Come mai sempre più spesso nelle scuole capitano episodi di bullismo a discapito di alunni indifesi o addirittura con qualche handicap?
Perché le scuole vengono allagate o incendiate?
Cosa si può fare con quegli alunni che si presentano a scuola ubriachi o frastornati dalle sostanze stupefacenti, con i segni del satanismo o con un piercing tanto pesante da rovinarsi il corpo?
Questo testo vuole essere un valido aiuto per quegli insegnanti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, che ogni mattina si trovano ad affrontare in classe problemi di alunni apparentemente “cattivissimi”, ma che esprimono attraverso la violenza e l’ingestibilità una solitudine di fondo a volte insopportabile.
Gli alunni “cattivissimi” sono in realtà figli adultizzati precocemente che agiscono sullo scenario della scuola paure, rabbie, inadeguatezze e tensioni profonde.
Il libro offre alcune strategie, procedure e tecniche per affrontare e risolvere in classe queste inadeguatezze, raccomandando ai docenti una maggiore attenzione e, soprattutto, una maggiore autorevolezza, cardine di ogni azione educativa e formativa.
La lettura di questo testo è consigliata a tutti i docenti di ogni ordine e grado, a tutte le figure professionali che a qualsiasi titolo si accostano ai problemi pedagogici e psicologici dell’età evolutiva, ma anche ai genitori, affinché possano collaborare in modo efficace ed attivo con il sistema scuola.
Un apposito capitolo finale è corredato di schede pratiche per affrontare in classe tutte le mattine i…cattivissimi.