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Lite Tra due Fratellini: Qual è l’Approccio Corretto del Genitore?

Foto di Rosanna Schiralli, psicologa, psicoterapeuta, autrice, formatrice, ricercatrice
Rosanna Schiralli

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Riassunto:

Il brano che segue è tratto dal libro ‘Mio figlio mi legge nel pensiero. Realizzare la sintonia emotiva tra genitori e figli‘, scritto da Ulisse Mariani e Rosanna Schiralli, edito da Mondadori. Racconta due possibili reazioni di una mamma dopo una lite tra i suoi due bambini: la prima è un esempio di approccio totalmente sbagliato, la seconda, basata sul rispecchiamento e sulla condivisione, conduce ad un esito positivo ed educativo.


Mamma, mamma! Silvia mi ha rubato la bicicletta

Esempio di approccio errato

  • Mamma, mamma! Silvia mi ha rubato la bicicletta.
  • Uffa… cosa c’è ancora?
  • Silvia… la bicicletta… è mia!
  • Certo che è tua. Adesso te la darà.
  • No, mamma! Non capisci: me l’ha proprio rubata!
  • Paoletto, non farmi ridere…
  • Io la voglio!
  • Beh… aspetta un po’…
  • No, non aspetto. Adesso vado in giardino e le dò un calcio, così impara.
  • Non ci provare nemmeno.
  • E invece sì.
  • Guarda che le prendi…
  • Ma Silvia è cattiva: la bici è mia!
  • Senti… non rompere! Adesso zitto e non andare in giardino, altrimenti oggi niente cartoni, va bene?
  • Non m’importa niente dei cartoni! Rivoglio la mia bici. Hai capito?

Paoletto, sempre più infuriato, urla e tira calci ai mobili del soggiorno, mentre la mamma, anche lei sempre più irritata, giù a elencare punizioni e restrizioni a non finire.

  • Adesso basta! Niente più bicicletta: te la sei proprio voluta!
  • Non m’importa!
  • Basta!
  • Basta tu!
  • Non ti azzardare ad alzare la voce con me!
  • Io faccio quello che mi pare!
  • Tu non fai niente!
  • E invece sì.
  • Va’ di là in camera tua e non farti più vedere! La mamma non ti vuole più bene.

Paoletto urla ancora più forte. Con gli occhi rossi, a stento trattiene le lacrime.

  • Non ci vado di là!
  • Senti… se stai zitto e ti calmi, dopo andiamo a comprare un bel gioco.

Esempio di approccio corretto

  • Mamma, mamma! Silvia mi ha rubato la bicicletta.
  • Accidenti! Spiegami bene cosa è successo.
  • Avevo lasciato la bicicletta parcheggiata vicino alla porta e Silvia me l’ha presa. Ora ci sta andando lei e dice che non me la darà mai più.
  • So quanto si sta male a essere così arrabbiati.
  • Sì, tanto.
  • Possiamo provare a risolvere il problema?
  • E come? Ti prego: fammi ridare la bici!
  • Sai che anche io, quando mi fanno un torto, mi arrabbio così, proprio come te in questo momento?
  • E tu cosa fai?
  • Beh… dipende. Se mi prendono una cosa, io aspetto. Forse Silvia tra qualche minuto si stancherà di girare con la tua bici e la parcheggerà di nuovo vicino alla porta.
  • Ma Silvia ha detto che non me la darà mai più. Dai due anni all’età scolare.
  • Silvia scherza sempre; a volte ti fa arrabbiare, ma io lo so che la bicicletta è tua. Adesso aspettiamo qui insieme. Se fra un po’ non te la dovesse restituire, andremo in giardino da lei a chiarire la situazione.
  • Dici davvero?
  • Certo!
  • Non la sopporto Silvia.
  • Capita di non sopportare qualcuno. Ti va nel frattempo di aiutarmi ad apparecchiare la tavola?

(Tratto da ‘Mio figlio mi legge nel pensiero. Realizzare la sintonia emotiva tra genitori e figli’, Mondadori, Mariani e Schiralli)