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I Comportamenti a Rischio dei Giovani sono Favoriti dal Mercato. Come?

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Ulisse Mariani

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Riassunto:

Mentre viviamo in una società attenta alla salute (vaccinazioni, cure mediche, profilassi) e alla sicurezza (obbligo del casco e delle cinture, regole precise per la distribuzione e la conservazione dei cibi), il “mercato” di questa nostra stessa società si muove prevalentemente in direzione opposta, invitando le nuove generazioni a rischiare e favorendo una enorme quantità di comportamenti a rischio.


Fino a 10, 20 anni fa i valori richiesti potevano considerarsi il “contegno” e il rispetto delle regole; attualmente si è invece strutturata una vera e propria incitazione a consumare e a godere di quel consumo, andando incontro inevitabilmente a dei rischi.

Leggi del Mercato Vs Leggi del Buon Senso

Gran parte della produzione di beni, merci e servizi è finalizzata al target giovanile: abbigliamento, tecnologia, divertimento, tempo libero e altro ancora si orientano quasi esclusivamente sui bisogni e sui desideri dei giovani, anch’essi sapientemente indotti e portati all’eccesso dal mercato.

Mode, tendenze e stili di vita sono confezionati ad arte per innescare una domanda acritica e sfrenata che porta a ingenti guadagni.

Ci si trova così in situazioni paradossali:

  • affrontare le stragi del sabato sera, ma continuando ad aprire le discoteche non prima di mezzanotte;
  • promuovere vaste campagne contro l’abuso di bevande alcoliche, ma di vendere e pubblicizzare tali prodotti ovunque e a chiunque, anche ai minorenni;
  • essere contro la droga, ma continuando ad affermare l’assurda dicotomia tra sostanze pesanti e leggere ( cosa vuol dire “leggere?” Che si può usare? Che non fa male? Che è tollerata?);
  • sospettare dell’influenza negativa dell’abuso di prodotti tecnologici, ma continuando a rifornire i figli di qualsiasi cosa le aziende lancino sul mercato.

Anche la cultura sta diventando una “merce insidiosa”: il buon vecchio tema d’italiano sta lasciando il posto al “pezzo giornalistico”, estromettendo di fatto gli studenti dalla possibilità di metacomunicare, di riflettere e di esprimersi; all’Università gli esami si affrontano rispondendo a dei quiz, tanto facilitanti quanto deprimenti.

Il tutto abbassa i livelli di preparazione e chiude le poche possibilità di esprimere talenti e di realizzarsi in una dimensione futura sempre più incerta e nebulosa (no work, no study).

Il Mercato Spinge all’Eccesso, Non alle Buone Regole

La Regola Vs L’Eccesso

Ecco dunque aprirsi una nuova dimensione esistenziale: quella del fare, dell’agire, del godere e del consumare tutto e subito.

  • La Regola ha ormai lasciato il posto all’Eccesso;
  • La Regola ha una dimensione temporale proiettata sul futuro;
  • L’Eccesso è imbrigliato in un presente che non “svolta” mai;
  • La Regola cova il desiderio;
  • L’Eccesso lo deforma e lo spegne;
  • La Regola è fatta per essere superata e per diventare autonomi e intraprendenti;
  • L’Eccesso fa collassare nella dipendenza.

Educhiamo i Ragazzi con Regole e Rispecchiamento

I ragazzi del terzo millennio hanno un grande disordine dentro di loro; non riuscendo a gestirlo, lo spostano nel fare le cose e tendono all’anestesia eccedendo in quello stesso fare.

Prima che si arrivi al codice rosso, conviene ripensare seriamente alla cultura, all’educazione, a rilanciare valori e a proporre itinerari per un futuro agibile, pensabile e quindi desiderabile.

Iniziamo, prima di tutto, ad educare i ragazzi con buone regole e rispecchiamento!